L'allarme è stato lanciato di recente dalla Fidas, Federazione italiana associazioni donatori sangue: in Italia diminuisce il numero di donatori di sangue, in particolare quelli più giovani.
C'è bisogno di donatori giovani
La fascia d'età dalla quale proviene la grande maggioranza dei donatori è quella compresa tra i 30 e i 55 anni. E, stando alle proiezioni demografiche effettuate dal Censis, questa componente della popolazione è destinata a ridursi in modo significativo nei prossimi decenni.
Per questo è necessario sensibilizzare i giovani di oggi, per garantire la sostenibilità del sistema trasfusionale di domani.
Perché donare il sangue
Il sangue umano è così prezioso che viene chiamato "oro rosso". Non è riproducibile artificialmente, cioè non si può produrre in laboratorio, ma si può solo ricavare da donatori sani per poi trasfonderlo nei malati che ne hanno bisogno.
D'estate la richiesta aumenta poiché, spopolandosi le città, le donazioni calano. In ogni caso, di sangue c'è sempre bisogno e ogni nuovo donatore è più che benvenuto.
Non servono requisiti particolari per diventare donatore. Bastano un po' di sensibilità e consapevolezza: donare il proprio sangue permette di salvare altre vite. Senza contare che il donatore ha la possibilità di tenere costantemente sotto controllo il proprio stato di salute.
Requisiti per donare
Se sei intenzionato a diventare donatore, sappi che:
si può diventare donatori di sangue in qualunque momento;
per diventare donatori, basta aver compiuto 18 anni (e non avere più di 60 anni, la prima volta) ed essere in buona salute;
donare il sangue non comporta alcun rischio per il donatore;
si può donare ovunque, non solo nell'ospedale o nei centri Avis della propria città, ma in qualunque presidio abilitato al prelievo, portando la carta d'identità;
il donatore viene sottoposto a un colloquio preliminare con un medico e alla compilazione di un questionario per capire se ha i requisiti per poter donare;
se il donatore è un lavoratore dipendente, ha diritto a una giornata (retribuita) di astensione dal lavoro ogni volta che dona: basta presentare al datore di lavoro il certificato rilasciato dal presidio dove è stato donato il sangue.
Chi non può donare il sangue
Non puoi donare il sangue se:
soffri o hai sofferto di gravi malattie infettive (per esempio: epatite virale B e C, Aids, sifilide);
hai o hai avuto comportamenti a rischio di trasmissione di infezioni (essere conviventi di persone con epatiti attive o Aids; essere tossicodipendenti).
Ci sono poi periodi di sospensione temporanea, per esempio dopo un'infezione non grave (per esempio: influenza, herpes labiale, mononucleosi), un'operazione chirurgica o un esame endoscopico (gastroscopia, colonscopia...), l'assunzione di determinati farmaci, l'essersi fatti un piercing o un tatuaggio. In tutti questi casi è necessario attendere alcuni giorni (variano a seconda dei casi) prima di poter donare.
Come si dona e dove
Una volta ottenuto parere positivo dal medico che ha effettuato il colloquio preliminare, si può donare il sangue. Per il prelievo ci si presenta nella struttura (ospedale, centro Avis, Croce Rossa…) con il documento d'identità, preferibilmente al mattino dopo aver fatto una colazione leggera (per esempio: té o succo di frutta, con un paio di biscotti secchi). L'operazione non dura più di 10 minuti e consiste nella raccolta di una certa quantità di sangue con materiale sterile e monouso.
Tra una donazione e l'altra devono trascorrere almeno 90 giorni per gli uomini e 180 per le donne in età fertile.